venerdì 11 novembre 2005

2-Luca spiega com'è

E finalmente riesco ad annegare il
secondo annegato....per chi vuol saperne di piú ne son
successe delle belle.

A presto, luca


La situazione non é delle piú allegre
11 Novembre 2005
venerdi

Proprio ora ho scoperto che delle temutissime formiche soldato hanno ridotto la mia ultima barra di Toblerone, gelosamente custodita sul fondo della mia borsa per i momenti più tumidi, a un gruviera....e senza nemmeno scartarlo...bastarde!...
La situazione non è delle più allegre.
..proprio no...
Io comunque il Toblerone l'ho mangiato lo stesso...non voglio darla vinta alle temutissime formiche soldato...sono o non sono Afghan Niger Kamala Luca?!
Ho aspettato pazientemente che uscissero dalla barra...e niente...adesso aspettiamo gli effetti....

BUONGIORNO A TUTTI!!!!
Sono finalmente fiero e contento di potermi mettere in contatto con voi..dopo tanto tempo, so che qualcuno non ci sperava più, altri avevano perso le speranze....ma non temete, è tutto più o meno sotto controllo..più o meno...
Ci sto lavorando, mi sto lavorando certe persone....copiare e incollare..
Sapete bene che quando mi mandano, mi mandano in posti sperduti con un sacco di problemi, e che io son quello che deve risolverli.
Bhe...a volte ci vuole tempo...organizzazione...e un po di pazienza.

Ahhh...quante cose che mi son passate per le mani...non saprei da dove cominciare...
Andiamo come sempre in ordine sparso.
A volte penso che mi ci vorrebbe una telecamera tipo grande fardello che mi segue , cosi potrei mostrarvi il mondo come lo vedo io...dall'altra parte del mondo...
Comunque noi faremo un po come si può, neh?!

La situazione generale dell'Uganda è la seguente....grosso modo.... perché non è che puoi capire tutto di un paese in un mese di soggiorno.
Ho trovato un simpatico articoletto che vi chiarifica ben bene e semplicemente la situazione.
Non spaventatevi per la lunghezza...non abbiate paura di sapere qualcosina di pi˙ di ieri...qualcosina che non sia la solita minestrina che vi propinano ai TG italiani...
Non abbiate paura di aprire gli occhi un pochino di più su quello che è la realtà.....seppur lontana...

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"Storia

L'Uganda del XIV secolo era divisa in regni indigeni: il Buganda, il Bunyoro, il Toro, l'Ankole e il Busoga. Nel corso dei secoli successivi il Buganda consolidò il suo potere dando vita a un regno forte che prevalse sugli altri. Le varie tribù poterono sviluppare indisturbate le loro gerarchie, perchÈ il paese rimase inesplorato praticamente fino al XIX secolo. Nonostante l'eccedenza di derrate dovuta all'estrema fertilità del terreno, non esistevano traffici commerciali con la costa orientale africana. Fu solo intorno alla metà del XIX secolo che furono avviate relazioni commerciali con arabi ed esploratori europei - questi ultimi in cerca di avorio e schiavi.

Dopo la Conferenza di Berlino del 1890, che stabilì le varie sfere d'influenza dei paesi europei in Africa, l'Uganda, il Kenya e le isole di Zanzibar e Pemba divennero protettorati britannici. Gli amministratori coloniali introdussero il caffè e il cotone come colture commerciali e adottarono una politica di governo indiretto, lasciando una considerevole autonomia ai regni tradizionali e favorendo l'assegnazione di incarichi amministrativi a membri della tribù buganda. Alcune migliaia di capi di questo gruppo ricevettero enormi tenute dagli inglesi sulle quali costruirono le loro fortune. Altri popoli, esclusi dal settore amministrativo e da quello commerciale, anche questo interamente dominato dai buganda, furono costretti a cercare altri modi di esercitare la loro influenza. Gli Acholi e i Lango, per esempio, si distinsero in ambito militare. In questo modo venivano già poste le basi dei conflitti intertribali che avrebbero sconvolto l'Uganda dopo l'indipendenza.

Verso la metà degli anni '50 un insegnante lango, Milton Obote, riuscì a formare una precaria coalizione che portò il paese all'indipendenza nel 1962, promettendo al Buganda la concessione di un regime di autonomia Non era proprio il periodo pi˘ favorevole per affrontare un cambiamento di tale portata: nel vicino Sudan meridionale, nella Repubblica Democratica del Congo e in Ruanda erano in corso delle guerre civili e migliaia di profughi si riversavano nel paese. Inoltre fu subito chiaro che Obote non aveva alcuna intenzione di dividere il potere con il kabaka (il re buganda). Obote agì tempestivamente facendo arrestare diversi ministri di gabinetto e ordinando al capo di stato maggiore dell'esercito, Idi Amin, di attaccare il palazzo del kabaka. Obote divenne presidente, la monarchia buganda fu abolita e iniziò l'ascesa al potere di Idi Amin. Dopo questi eventi la situazione cominciò a degenerare. Obote riscrisse la costituzione per concentrare tutti i poteri nelle sue mani e diede il via a un processo di nazionalizzazione che portò all'espropriazione, senza alcun indennizzo, di beni esteri per un valore di US$500 milioni. Nel 1969 Amin si trovò coinvolto in uno scandalo finanziario e reagì agli attacchi della stampa con un colpo di stato. Obote fuggì. Ebbe così inizio il primo regno del terrore.

Tutte le attività politiche furono sospese e l'esercito ricevette l'ordine di sparare a vista su tutti i presunti oppositori del regime. Si stima che negli otto anni successivi circa 300.000 ugandesi fossero massacrati, spesso in modo orrendo. I principali obiettivi di Amin erano i membri delle tribù Lango e Acholi, la classe dei professionisti e la comunità asiatica del paese che contava 70.000 individui. Nel 1972 gli asiatici - molti dei quali giunti da altre colonie inglesi per lavorare nelle piantagioni e presenti in Uganda già dal 1912 - ricevettero l'ultimatum di lasciare il paese entro 90 giorni portando con sè soltanto gli abiti che indossavano.

Nel frattempo l'economia attraversava una profonda crisi, le infrastrutture si sgretolavano e l'abbondante fauna del paese veniva sterminata a colpi di mitraglia dai soldati per ottenere carne, avorio e pelli, una situazione che si ripercosse negativamente anche sull'industria turistica. Il flusso di profughi che attraversava i confini divenne una vera e propria marea inarrestabile. L'inflazione raggiunse il 1000% e verso la fine del regime il tesoro era talmente privo di fondi che non era più neppure in grado di pagare i soldati. Minacciato da un esercito irrequieto e diviso dalle tensioni intertribali, Amin fu costretto a cercare un diversivo e, stupidamente, scelse la guerra con la Tanzania. I tanzaniani travolsero l'esercito ugandese invadendone il territorio. Amin fuggì in Libia. Gli oltre 12.000 tanzaniani rimasti in Uganda con il pretesto di contribuire alla ricostruzione del paese e di mantenere la legge e l'ordine si rivalsero sulla popolazione.

Nel 1980 il governo passò nelle mani di una commissione militare che indisse le elezioni presidenziali per quello stesso anno. Obote tornò dalla Tanzania, dove era in esilio e, accolto con entusiasmo in molte zone del paese, stravinse le elezioni spudoratamente pilotate. Come Amin, anche Obote tendeva a favorire determinate tribù rispetto ad altre. Un gran numero di funzionari governativi e comandanti militari e di polizia appartenenti alle tribù meridionali furono sostituiti da sostenitori di Obote delle tribù del nord e le prigioni cominciarono nuovamente a riempirsi. Presto iniziarono a trapelare resoconti di atrocità e uccisioni e furono scoperte diverse fosse comuni. Intorno alla metà del 1985 Obote fu destituito in seguito a un colpo di stato guidato da Tito Okello.

Intanto, a partire dal 1980, nell'Uganda occidentale era nato un esercito di guerriglieri contrario al governo di Obote, guidato da Yoweri Museveni, che durante la dittatura di Amin aveva vissuto in esilio in Tanzania. Da uno sparuto gruppo iniziale di 27 membri l'esercito divenne una forza di circa 20.000 uomini, molti dei quali adolescenti rimasti orfani. Sebbene inizialmente godessero dell'appoggio di pochi, all'epoca dell'estromissione di Obote a opera di Okello i guerriglieri dell'NRA (National Resistance Army, Esercito di resistenza nazionale) controllavano un'ampia zona del paese. L'NRA continuò a combattere il governo costituito e nel gennaio del 1986 fu evidente che i giorni di Okello erano contati. L'NRA lanciò l'offensiva finale e conquistò la capitale.

Esponente del sud, il presidente Museveni intraprese una politica di smilitarizzazione e repressione della guerriglia nel nord del paese e tentò una riconciliazione nazionale con concessioni alle istanze del Buganda. Nel frattempo quasi 300.000 profughi ugandesi rientrarono dal Sudan. L'economia si rimise in piedi e aiuti e investimenti hanno ricominciarono ad affluire nel paese. Museveni vinse le elezioni democratiche 'senza partiti' tenutesi nel 1994 e poi nuovamente nel 1996 e nel 2001. Alla fine degli anni '90 Museveni dovette affrontare l'opposizione di varie fazioni ribelli antigovernative che operano nel nord del paese, in particolare lo stravagante gruppo cristiano chiamato Lord's Resistance Army (Esercito di resistenza del Signore), appoggiato dal governo islamico del Sudan, e il West Nile Bank Front (Fronte della sponda destra del Nilo) guidato da un ex ministro di Amin.


Nel 2002 la Repubblica Democratica del Congo ha firmato due storici accordi. Il 30 luglio a Kampala (in Uganda), ha sottoscritto la cessazione delle ostilità con il Ruanda e l'avvio del processo di pace. Nel secondo accordo, firmato il 2 agosto a Luanda (in Angola), la RDC e l'Uganda hanno stabilito di riaprire e di normalizzare le reciproche relazioni diplomatiche.


Il 6 settembre 2002, circa 1800 soldati ugandesi hanno iniziato il ritiro delle truppe di stanza nelle zone nord e nord-est della Repubblica Democratica del Congo, ad eccezione della zona di Bunia, dove rimangono per assicurare, nell'ambito di una collaborazione con la MONUC (Missione della Nazioni Unite nella RDC), la sicurezza della città e della popolazione. Circa 1200 soldati ugandesi hanno già lasciato Beni (nel nord del Kivu) e 632 si sono ritirati da Gbadolite (nella provincia dell'Equatore). La MONUC ha l'incarico di censire ufficialmente i militari ugandesi ancora presenti sul territorio congolese.

L'Uganda è uno dei paesi più colpiti dall'AIDS e le stime parlano di circa 1,5 milioni di ugandesi contagiati; in alcuni villaggi una persona su quattro è infettata dal virus. "
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Quindi alla luce di tutto ciò…quello che ho capito all'atto pratico..È che i "buoni" sono i ragazzi dell'UPDF, l'esercito regolare del presidente Museveni. I bischeri sono i ragazzi dell'LRA (Lord Resistance Army), milizia irregolare comandata dal Generale Joseph Koni.
Buoni e cattivi...È tutto molto relativo...dipende un po da come la si guarda...politica, storia, mannelli...
Ma non vi voglio tediare troppo con la storia e la politica moderna...Son sicuro che per chi ne vuole di più, le informazioni saranno di facilissimo accesso...avete tutti la dsl adesso!!


Ora cerchiamo di avvicinarci più a quanto mi concerne.
Vi avevo lasciato con quelle minacce di morte ai miei dottoroni da parte dell'LRA, mentre io me ne stavo in panciolle a Kampala.
Dopo una breve indagine è saltato fuori che la lettera era stata scritta da due ex staff che erano stati licenziati per scarso rendimento.
E fin qui tutto bene, quindi dopo che la polizia ha espletato le sue funzioni e portato i colpevoli davanti alla giustizia (non prima di essere passata dal nostro ufficio a chiedere un sostegno economico per pagare la nafta per portare i colpevoli davanti alla giustizia....giuro che è vero..), noi abbiamo ripreso le attività, portando medicine e consultazioni ai nostri profughi come eravamo soliti fare.

Purtroppo da un paio di settimane la situazione sta precipitando, e mi rendo conto che siamo in un territorio altamente instabile....direi ancora più che l'Afghanistan.
Da tempo gli attacchi dell'LRA si concentravano su poveri abitanti della zona...che siccome anche loro devono campare e non è che possono proprio trovarsi un lavoro onesto (son miliziani irregolari) rubavano, saccheggiavano e facevano tutte le cose che un delinquente può fare.(sicuramente alcuni di voi ricorderanno quel documentario trasmesso dalle iene la sera prima della mia partenza, su rapimenti di bambini novelli da arruolare e rimpinguare le fila dell'LRA...ecco la situazione è precisamente questa in tutto il Nord Uganda)
Ogni tanto ci scappava pure il morto, in maniere più o meno colorite... e fin li tutto normale...
Ma da due settimane si riportano attacchi a NGO quali Caritas, Oxfam, Amref e altre ancora, con feriti e morti ammazzati...anche bianchi...fra nord Uganda e Sudan, che è tutto molto vicino e collegato).
Si riportano attacchi a turisti a est, verso il lago Alberto che da la luce al Nilo, e il brutto è che potrebbe benissimo essere a MSF trovarsi nella situazione di perdere parte dello staff.
Quindi in queste due settimane stiamo molto in campana, non ci si muove per nulla e si stanno prendendo in considerazioni misure estreme di evacuazione.
Tra l'altro, come ciliegina sulla torta si è messa anche a circolare un seconda pagina di una misteriosa lettera recapitata a non ben precisati uffici dell'ONU in cui si direbbe che: dato il prolungarsi della situazione di stallo tra esercito regolare e milizia, e siccome di un mandato di cattura emesso dalla corte internazionale per i crimini di guerra dell'Aja ,e che siccome le NGO sembrano prendere le difese del Presidente Museveni, trattando LRA come una mela marcia a priori, d'ora in avanti qualsiasi NGO sarà considerata un obbiettivo da eliminare.Idem dicasi per uomini bianchi in movimento nella regione.
Ho una copia della lettera con me nelle mie mani...non è piacevole.
Vi appiccico le parti salienti per che di voi sa d'inglese.

"...we also hear people and UPDF saying we are few and helpless with no weapon. But it is not true...make sure the ICC(international crime committee) answer and we have been directed to kill any white person moving anyhow in this region, they come like NGO 's, but they are the one talking bad about LRA, so you should also know, that white people are like Museveni"


Il che non fa piacere...non piace a nessuno essere trattato come uno da eliminare.
E così noi si sta in campana parecchio, si manda in vacanza lo staff, così si riposano prima del licenziamento, e mi saltano addirittura 4 figure bianche nel progetto.
Rimaniamo solo in 4/5 a tenere il forte...le teste di cuoio dell'organizzazione.
E voi dove pensate che mi abbiano messo?...uno con già tre missioni sul groppone, e un attestato di sopravvivenza conseguito in Afghanistan, e il Fausto come mentore?
..appunto...a tre missioni qui sei già un veterano...a 5 sei capo missione...

E inoltre, tanto per mettere benzina sul fuoco, è da qualche giorno che a Kampala è scossa da rivolte popolari, sommosse e scontri tra polizia e Black Black, quelli veri...perché qui son neri veramente....
Paralizzando non poco i commerci locali...stavo aspettando delle spedizioni dalla capitale...ma ora è tutto bloccato, perché nessuno vuole vedere il proprio ufficio dato alle fiamme, quindi si cerca di lasciare il tutto il più abbandonato possibile cosicché non da nell'occhio.
La storia recita così…Museveni,the president, è stato al potere per parecchio...ha fatto cose buone...ha fatto cose cattive...ma la gente s'è un po scassata le palle di aver sempre lui sulle prime pagine dei giornali.
Gli ugandesi vorrebbero evitare una situazione come quella dello Zimbabwe, con questo Robert Mugabe che a 90anni è ancora li a fare il presidente...e a vantarsi ...
Vorrebbero avere qualche faccia nuova al potere, qualcuno con nuove idee.
Logicamente a Museveni rischia di perdere il lavoro...e si sa bene che sta gente non ci piace mica di perdere il lavoro...perché loro non lo fanno per soldi...
Quindi per mettersi al sicuro Museveni ha fatto arrestare il maggiore oppositore per le prossime elezioni di Marzo (in cui è previsto un altro periodo caldo...clima a parte)
Arrestato con accuse di terrorismo, di fomentare la milizia irregolare LRA...che comunque mi han detto che è tutto molto legato assieme…più un sacco di altri mannelli politici di cui non sono ancora bene al corrente.
E così ai molti sostenitori del dr. Kisa Besjge, gli è venuta la mosca al naso e han cominciato sto pandemonio in Kampala, con polizia, morti ammazzati, lacrimogeni e chi più ne ha più ne metta...un po come a Genova, ma con meno polemiche e più morti ammazzati.(che poi pubblicano certe foto da premio pulizzer sul giornale che noi ci scandalizzeremmo subito...)


22 novembre 2005
martedi

Gran giorno oggi.
Sono finalmente riuscito ad avere una connessione internet in ufficio.
1-0 per il dipartimento logistico (battente bandiera italiana)(per non parlare di tutti gli altri goal che ho segnato...ma sono un tipo umile...)
Devo dire che sono parecchio emozionato...È la prima volta che mi capita un lusso tale in un progetto comunque remoto...pi˙ un sacco di altre cose..
Non mi posso proprio lamentare stavolta...abbiamo acqua in quantità accettabile e elettricità per gran parte della settimana...mi sento davvero un principino.
Anche il team è parecchio soddisfatto e piacevole...niente male davvero.
Sono appena tornato da una serata al ristorantino locale con i miei due colleghi rimasti...un paio di birre, una coscia di pollo, quattro cazzate, e la serata è fatta.
Ho saputo che oggi, verso le due, mentre il dipartimento logistico era tutto intento a connettere l'ufficio di Kitgum con il resto del mondo(uffico logistico Kitgum-resto del mondo 1-0, olleeeeee) fuori dall'ufficio si consumava la giornata.
Un paio di feriti da arma da fuoco venivano trasportati su un camion stracarico di ogni genere di mercanzia davanti al nostro ufficio. Apparentemente il camion era stato sparato, ma era riuscito a dileguarsi alla meno peggio…così mi era stata descritta la scena di questo poveretto con il ginocchio ormai aperto e pighevole a 180 gradi, ferito da arma da fuoco, cui la barella recentemente riabilitata per ogni evenienza dal dipartimento logistico il giorno prima (dipartimento logistico Kitgum-resto del mondo 3-0 a tavolino,ollleeeeee) fu molto utile per trasportare in condizioni dignitose il malcapitato all'ospedale locale con la nostra macchina. Nonché la barella poi ridotta a un lago di sangue. Ciliegia sulla torta, È stato dato un passaggio lungo il percorso a un incidentato da bicicletta (d'ora innanzi detta boda-boda, in swaili) con un chiaro e sanguinante trauma cranico.
I miei colleghi erano addetti al servizio Scopa...io purtroppo mi son beccato solo il gran finale....va beh…sarà per la prossima volta. Ci sono comunque abbastanza dentro lo stesso...voi che dite...

Ragazzi...qui ne succedon di cotte e di crude...e io purtroppo non ho molto tempo per raccontarvi tutto....qui è un po un casino...
Qui sotto avevo scritto settimane fa qualcosina che poi non sono riusciti a mandare...comunque vien buono lo stesso...
Mi rendo conto che non vi ho ancora detto chiaramente con chi lavoro e come son messo....mi prometto di farlo al più presto...ma qui di cose ne continuano ad accadere...e io non riesco più a starci dietro...principalmente perché il carico di lavoro è rilevante.
Cercherò di fare un riassunto.Poi magari voi chiedete che così mi vien meglio.
Da un paio di settimane a questa parte la situazione di sicurezza è andata degradando notevolmente.Un giorno si e l'altro pure si registrano agguati e imboscate da parte dell'LRA (leggere oltre per spiegazione) con morti e feriti tutti i giorni.
Domenica è stato un macello con 12 morti ammazzati poco lontano da Kitgum, ieri un altro un poco più lontano.
Se leggete oltre capirete meglio cosa sta succedendo.
Qui son circa 12 anni (se non vado errato) che si è in uno stato di guerra civile...ma anche i miei locali mi dicono che un periodo così di bassa era da un bel pezzo che non si vedeva.
Noi, come espatriati, ci stiamo guardando un pochino in faccia gli uni con gli altri per cercare di raccapezzarci. Questo è proprio il sentimento finale. Posso quasi dire che in Afghanistan era più una passeggiata...qui siamo proprio in prima linea.
Noi si andava ai campi profughi a portare sollievo alle persone che sfollavano per sfuggire a queste imboscate e raid da parte dell'LRA...ma ora questi attacchi si sono intensificati e ampliati, e sembrano coinvolgere un target più ampio, cioè noi e le NGO. Non si sa davvero dove si andrà a finire...sembra che vogliano fare il rush finale...e a marzo ci sono anche le elezioni presidenziali (che noi ci lamentiamo delle nostre...ma qui si che è un casino davvero...)
Così non sappiamo più bene cosa fare.
Sono arrivato io e la merda a cominciato a colpire il ventilatore (tradotto da un classico detto inglese che penso rende bene l'idea), e per il dipartimento logistico è una sfida continua cercare di mantenere le aspettative e un alto standard di efficienza.
Per questo motivo che faccio sega nel darvi un aggiornamento costante.
Devo gestire 7 campi profughi, che non ho mai visto, col telecomando, più l'ufficio a Kitgum, circa 150 locali in totale, con il supporto dei miei colleghi medici, che comunque non riescono ad avere la visione logistica giusta, con il restringimento che non possiamo spostarci per sto fatto della sicurezza…però, controsenso, mandiamo lo staff locale a fare il lavoro che dovremmo fare noi, col rischio che vengano fatti fuori loro, che non è molto etico o politicamente corretto (che secondo me è solo questione di tempo, ma prima o poi qualcuno ci finisce dentro...È per una legge dei grandi numeri...)
Qui in questi giorni stiamo veramente prendendo seriamente in conto l'idea di chiudere la bottega per un po, e non so ancora con quali conseguenze, perché io sono l'ultimo arrivato qui.
Qui in Kitgum noi si è relativamente sicuri...politica locale a parte (ogni tanto ai comizi volano delle seggiole, e dalla seggiola alla pallottola il passaggio è molto breve da queste parti), e noi si sta parecchio in campana.
Si stanno prendendo in esame piani di evacuazione di un certo spessore...congiunti con altre organizzazioni (certe son qui da 20 anni, e dovrebbero ormai averci fatto il pelo, però sembran preoccupate anche loro)....con ipotesi di scenari parecchio bellici...perché non sappiamo davvero cosa aspettarci.(tipo evacuazione notturna in Sudan, che è a 40 minuti...ma non so se in Sudan stan meglio che da noi...cose così via...poi c'è la mia collega che è reduce da 3 evacuazioni in Sudan...roba tipo piglia lo zaino di notte e scappa a piedi perché arrivano li turchi.....)
E qui un ulteriore sforzo per il dipartimento logistico è richiesto per prevedere, ipotizzare e sopratutto far funzionare!!
A...dicevo prima di due colleghi "rimasti", capirete oltre perché gli altri sono già evacuati, e il dipartimento logistico si è dovuto incaricare di rilevare far procedere alla bellemeglio il programma della collega ingegnere neozelandese adetta al settore idrico, allo scavo di centinaia di pozzi per l'acqua e alla costruzione di mezzo migliaio di latrine per i campi profughi....alla faccia del progettino....

Non so ragazzi...adesso godiamoci pure l'internet...ma non so davvero cosa succederà qui...per lo meno possiamo tenerci informati tutti i giorni adesso...
Ah...per la cronaca.... il dipartimento logistico sono io....non v'immaginate un grattacielo di persone in jacca e cravatta di cuoio...


..ecco...

..e chissà come se la passano gli ultimi esemplari di Gorilla dalla schiena argentata sulle montagne del Rwenzori, a ovest, ai confini col Congo…chissà...

A presto, luca