domenica 26 marzo 2006

4-Il fantomatico episodio perduto e dimenticato

A grande richiesta...se poi sará
vero... tornano le tanto attese avventure del Grande Mazinga
Kamala in Uganda.

Non ho molto da anteporre stavolta, ho giá scritto anche
troppo in questi giorni di assenza totale.
E mi rendo conto che é ora di dar mie notizie, che sia
nella versione finale o meno.

Di robe ne son successe, di cotte e di crude...come
sempre...e mi son premurato di buttarle giú per iscritto,
con una certa vena di sarcasmo,dal mio punto di vista, per
le cronache future.

Sempre per chi ha tempo e voglia, ci sará di che
intrattenersi e divertirsi nelle letture serali, prima di
addormentarsi, delle stampe del prezioso documento
annegato.
Come noterete gli allegati gratuiti (BONUS) come nelle
riviste piú rinomate si sprecano, son sempre piú frequenti
e sempre piú in italiano...la qualitá é un fattore
determinante e distintivo per il Dipartimento Logistico
Kitgum.
'na botta si sapienza e conoscenza da far tremare le
chiappe!

Per chi invece é di fretta..bhe che posso dire...non
prendetevi troppo per il collo, si vive una volta sola, e
bisogna pensare anche a divertirsi e a svagarsi (io qui
faccio scuola...)
Comunque il sunto é che sto bene, la salute tiene e un
giorno vi racconteró(!!).
Un giorno torneró pure...ma adesso é ancora prematuro,
devo sistemare un paio di questioni in sospeso che ancora
non posso dirvi.
Che altro...non mi scrive piú nessuno, e quei pochi che lo
fanno mi dicono che non han tempo di scrivermi...un po come
l'hanno scorso in Nigeria...dev'essere una malattia
temporale comune.
Non si sa piú cosa dire, oggi la dsl e le email son cosí
veloci che i concetti finiscono ancora prima di
cominciare...
E che ci vogliamo fare...io rimango ottimista e pieno di
grinta, figuriamoci.
Comunque se fossi in voi una letta veloce, almeno una riga
si e una no, mentre vi prendete la vostra pausa di
riflessione giornaliera sul cesso, la darei.
Poi mi direte voi.

Per chi invece non ha assolutamente tempo...che posso
dire....ti capisco...ti capisco veramente...e tu non ne
avrai mai un idea...perché probabilmente non leggerai mai
oltre questo punto.

Ragazzi...un caro saluto, so che ho scritto un resoconto
imbarazzantemente lungo, circa 18 pagine, a discrezione del
carattere che sceglierete, ma ...capirete solo vivendo...

Spero di sentir presto...almeno qualcuno...
Luca Kamala Kampala Kabalagala (che é un quartiere di
Kampala) in Uganda.


1 GENNARO, DOMENICA
LA DURA LEGGE DELL'AFRICA

Altro che gazzelle e leoni...
In Africa, tutte le mattine, quando sorge il sole, una gazzella muore. Si
sveglia già morta, perché si vede che non stava molto bene il giorno prima e
allora... comunque, sempre in Africa, tutte le mattine, quando sorge il
sole, un leone appena si sveglia comincia a correre per evitare di fare la
fine della gazzella che è morta il giorno prima. E poi, correndo, vede che
c'è la gazzella morta il giorno prima lì e dice "Che cosa corro a fare? Mi
fermo e gli do due mozzicate". Comunque, dove voglio arrivare? Non è
importante che tu sia un crotalo o un pavone. L'importante è che se muori,
me lo dici prima.


Ehhh si...si sa che spesso quando si parla di Africa si parla di cose spiacevoli...le cose spiacevoli qui sono tanto innumerabili quanto sconosciute.
E' incredibile.
Ma ci fai l'abitudine...È dura...ma devi sempre guardare avanti e pensare positivo se vuoi rimanere. Altri prima di me han buttato la spugna.
Devi scendere a compromessi e magari diventare anche egoista, e comunque trovare un solido equilibrio interiore.
Poi si parla di differenze culturali...ma mi sto rendendo conto che da noi queste due parole non hanno un significato preciso...si parla di differenze...ok...si parla di culture...ok...sul vocabolario son concetti precisi...ma non penso che possiamo farci un idea di quanto sia la differenza, e anche se ci vivi dentro ti rendi conto della sconfinatezza, intangibilità e inarrivabilità di una cultura diversa.
Quindi come dicevo gli episodi spiacevoli son sempre dietro l'angolo, ad aspettarti ignaro, distruggendo quel poco di ideali che ancora ti porti dentro...poco alla volta...giorno per giorno...e non so quale sarà il punto d'arrivo.

A volte parli con gente ...senti parlare gente ...dell'Africa, della sofferenza, e poverini dobbiamo aiutarli e cancellare i debiti...e vien fuori questo sentimento che non trovo miglior parola che descriverlo come Naif.
Ora mi chiedo se queste persone sanno di chi stanno parlando, o se è solo un discorso che va di moda, che lava un poco le coscienze, discorsi politici per aumentare il numero dei voti, aumentare la popolarità e per semplicemente parlare di qualcosa di meno stupido del solito.
Se vieni in Africa con il sentimento Naif...aggiungerei io, prendi su anche una bella scorta di vaselina, per ungere ben bene lo sfintere...ne avrai bisogno, credimi!
E'un discorso vasto e complesso ...io mi limito a raccontarvi quello che è successo con qualche commento per inquadrarvi l'ambiente...se ci riuscirò...senza annoiarvi troppo.

Qui tutto è una lotta per la sopravvivenza, ad ogni livello, ed è solo la legge del più forte o del più furbo che trionfa.
Non pensate a gratitudine, compassione, benevolenza, pietà, queste cose si fermano da noi.
Potrei dire che qui la vita è paragonabile a una guerra, e in guerra non si ha pietà.
Sopratutto quando non hai nulla da perdere.

Sicché ero in ufficio la mattina, a sbrigare le mie commesse, quando mi sento chiamare dal mio capo, che mi voleva chiedere come mai ho pagato cifre inverosimili per dei lavoretti da poco, e se avevo dei problemi contrattare il prezzo giusto potevo sempre richiedere consigli all'amministrazione, in quanto proprio questa aveva sollevato i primi dubbi.
In maniera molto pacata, ovvio, tipo siam qui per darci una mano...e far del lavoro di squadra, e se qualcuno zoppica un poco, cerchiamo sempre di tirarci su a vicenda, prima di cadere.
Alchè chiedo un po di qualche esempio...tipo rinnovo locale magazzino..pagamento parcella elettricista in ufficio, pagamento per certi braccianti nel magazzino...e cose così...mi dice i prezzi pagati...che assolutamente non ricordo, in quanto qui faccio viaggiare parecchia moneta...mi scrivo la mia ricevuta, e poi la archivio in amministrazione...e assolutamente non ricordo tutti i prezzi.Parliamo di 20/30 ricevute a settimana...
Mi dice un po i prezzi ...allora andiamo a controllare sulla ricevute , in quanto io ero allibito...non pensavo che era possibile fregarmi con una tale semplicità su certi prezzi ...ed ero sopratutto confuso, perché non mi sembrava possibile che fossi così sbadato..non mi conoscevo così...io son sempre il migliore e ho sempre ragione!!
Lo sapete anche voi!
E allora guardiamo la prima...la seconda...la terza...e saltan fuori dei prezzi della madonna...e io ero sempre più confuso...e anche un po imbarazzato, perché questi sono errori da principianti, non da veterano col pelo.
Ad un tratto ho avuto l'illuminazione divina...e mi è mancato il fiato per l'emozione.
Ho guardato attentamente, e ho notato che non era la mia scrittura. Parecchio simile...ma non era la mia....probabilmente nessun altro che me avrebbe potuto vedere la differenza....me o un perito calligrafico....
Così ho preso il mio capo per il braccio e lo portato nel suo ufficio, e ho spiegato la questione.Poi Judith si è unita, e le sono letteralmente cadute le braccia...ho letto lo sconforto sul suo viso.
E così il cerchio si è chiuso attorno all'assistente amministratrice..colei che lavora fianco a fianco con Judith...colei la quale mi "prestava" i soldi, io li convertivo in ricevute, e poi tornavo da lei con lo stesso ammontare in ricevute.
E nei 3 mesi che abbiamo lavorato insieme, tutti i suoi primi tre mesi da assistente, si è premurata di ritoccare tutte le mie ricevute in maniera tale da portarsi a casa un rimborso spese non indifferente.
Nei giorni seguenti abbiam fatto passare tutti gli archivi con lei presente...che faceva l'ignorante, e negava di non sapere nulla...e ha negato fino all'ultimo l'evidenza dei fatti..con pure qualche lacrima..abbiamo trovato un ammanco di circa 4 milioni di scellini...equivalenti a 4 milioni di lire...ma equivalenti a 7 o 8 mensilità per gli stipendi di qui.
E noi lavoravamo insieme a questa serpe per 8/10 ore al giorno, e scherzavamo insieme, abbiamo fatto quel party, e io portavo le mie ricevute, facevo un paio di battute, e lei rideva e archiviava e poi appena mi giravo mi pugnalava alla schiena.
Che troia!
E nei giorni seguenti già a guardare in cagnesco i 2/3 più dritti dello staff....a cercare una smorfia, un sussulto nello sguardo per capire chi fosse coinvolto, semmai, nella truffa. Perché davvero in questi momenti ti crolla tutto, non ti fidi più di nessuno, solo dei tuoi colleghi bianchi.E quindi si...ti lasci prendere e diventa anche una questione razziale...ti crolla tutto addosso.
Perché quando lavori per dei mesi con lo staff locale, a meno che non sono idioti, si crea un rapporto lavorativo e di reciproca fiducia come da noi…però ti rendi conto che questo rapporto è unilaterale...tu ti fidi...ma loro aspettano solo il momento giusto, l'occasione per incularti e farla franca se appena possono.E devi stare molto attento per un rapporto di lieta convivenza a non fornire nessuna occasione.
A lavorare a queste latitudini non è sempre facile gestire questo tipo di cose...se chiami la polizia, probabilmente devi andare in tribunale, e allora devi cominciare ad ungere gli ingranaggi della macchina della giustizia se vuoi che funzioni,e noi come organizzazione piena di soldi imparziale e neutrale, non possiamo nemmeno permetterci di pensare a uno scenario simile, se non la chiami, lo staff penserà sempre che sei un coglione e che la farà sempre franca, qualsiasi cosa succeda, e se ti va bene, perdi il lavoro, e te la cavi con un buono uscita che ti permetterà sicuramente di trovare o organizzare dell'altro.
Ancora se la polizia vien dentro, poi devi chiamare quelli di Amnesty per esser sicuri che il colpevole non ci lasci le penne in prigione...che a queste latitudini è un attimo se non ci stai attento.

Il bello è che son spietati...se ci penso mi viene ancora il rognone...Siamo in una brutta posizione per contrattare.
Poi devi pensare se queste persone chiave possano ricevere dei ricatti da chicchessia, e che siano forzati a far sparire dei soldi da gente esterna all'ufficio.
Son cose di cui si parla con loro a livello del colloquio...perché qui alla fine, giran dei taglia gole della più bassa lega.

Ma poi di fronte al diniego completo, e quando sai che la tipa è fidanzata con un giudice, e ha la mamma in politica (per non dire zoccola)...e quindi non è nemmeno una pezzente come a volte capita con altre persone dello staff che son sempre prese per la gola dai parenti...

( excurso, perché dovete sapere che in Africa non si deiventerà mai ricchi, qui i personaggi locali hanno moooolto raramente un schema di risparmio. Generalmente, se uno a uno straccio di lavoro, che è cosa rara, si ritrova circondato dalla "famiglia allargata", un concetto molto africano che sta per "tutti i parenti vengono da te per chiederti dei soldi o per farsi mantenere, o pagare le esose tasse scolastiche di nipoti, cugini, fratelli, suoceri con la sola vaga speranza che un giorno magari troveranno un po di fortuna pure loro (e pensare che da noi abbiam la scuola gratis e non l'apprezziamo...che delinquenti...)
E il sottoscritto ha l'obbligo morale-giuridico-civico di rispettare questa usanza...quasi come fosse l'undicesimo comandamento.
La "famiglia allargata" va molto di pari passo con i concetti tribali, concetti per cui gli òmmini possono avere più di una moglie, ergo più di un figlio-nipoti-cugini-suoceri che e poi tutto collegato dalla catena alimentare...
E poi son cristiani...ma ammettono la presenza di più di una moglie...e i sacerdoti devono grosso modo adattarsi se vogliono mantenere il cliente soddisfatto...capite??....ma qui entriamo in un campo che magari un altro giorno eh??


..dicevo della gola dei parenti (qualche riga più su)...allora vuol dire che te ne sbatti allegramente le palle, sei solo egoista e hai preso il peggio della cultura africana, ed è gente come te che manda in rovina il continente....e la figura da idioti la facciamo noi che veniam qui ad aiutare.
E gli esempi si sprecano giorno per giorno…più significativi e meno significativi...loro ci provano...se va bene han fatto giornata...se va male...tanto peggio di così non può andare...

E'brutta, gente...qui è brutta da bohn...
E non è solo l'Uganda.

L'altro giorno ho mandato uno dei miei a sbrigare delle commissioni, a maneggiare dei soldi, non l'aveva mai fatto ma siccome si parlava di una promozione, l'ho voluto testare.
E mi è andato giù di testa pure lui. Ha arrangiato dei lavori da poco con un carpentiere locale, e mi è tornato con una ricevuta da 60.000 shellini.
Probabilmente il tutto sarebbe costato tra i 15/20.000.
Allora ho cominciato a far domande, a buttar giù per iscritto tutti i costi...e me la sono cavata con 25.000 + comunque un certo margine di inculata perché sono buono di natura ( e comunque anche un po con la scusa che siam qui per aiutare ).
Allora ho preso il mio uomo per il gomito, l'ho sollevato e l'ho mandato senza tante metafore e giri di parole a cagare.
Eh ma è così…quando metti dei soldi in mezzo a due persone...non conta più nulla…più nulla.
Un altra volta mi si è presentato un autista di un camion che ha portato un paziente in fin di vita, non che la cosa lo riguardasse minimamente, che fosse un sacco di patate o un ferito da arma da fuoco...appena ha capito con chi aveva a che fare, che non sapevo i prezzi di trasporto da quella particolare località…lui ha sparato...l'ha sparata grossa...perché più è grossa e più ci credi...e te la contano su, e la benzina, e il gasolio, e la distanza, e poi io guardo i miei uomini, che dovrebbero grosso modo difendere gli interessi dell'organizzazione per cui lavorano, e nulla...mutismo...perché è veramente taboo rovinare una contrattazione tra un nero e un bianco. Non ti devi permettere, altrimenti puoi anche avere seri problemi di salute...
In Nigeria, ho lavoran con te per il doppio, o vai a prender dei ratti. Non c'è contrattazione.
Io ho una persona incaricata di trovare il giusto prezzo tutte le volte..ma quella volta non era in giro, e ho dovuto gentilmente chinarmi a 90, e porgere il deretano al camionista.
Il quale ha fatto giornata, e io ho saputo il giorno dopo quanto è penetrato in profondità, e l'ampiezza del sorriso sul suo volto.

E impari così a queste latitudini...non c'è nulla da fare. Impari alla vecchia dura maniera.

Il discorso tra bianchi e neri può andare avanti per ore.
Capite che ne va del tuo orgoglio, giorno per giorno...perché qui non è il marocchino in piazza duomo che ti vende il braccialetto a 5 euro, e magari lui l'ha pagato 1 centesimo, una volta la mese, non ci fai nemmeno caso....qui è una lotta per la sopravvivenza giorno per giorno.
Se abbassi la guardia, poi allora la gente non ti prende più sul serio, e diventa impossibile lavorare con un minimo di decenza.
Quello che dico sempre al mio staff...non importa quanto, se ti inculano, anche gratis, non mi piace...a nessuno piace.

Ma poi è anche un nostro punto di vista che non potrà mai adattarsi a come la vedono qui.Noi alla fine stiam benone,giriamo con le nostre toyota bianche, facciam girare dei soldi,pensiamo di far del bene, abbiamo la coscienza pulita e la pancia piena alla sera, ma dobbiamo cercarci un po di problemi comunque.
A noi insegnano la morale, qui insegnano a stare in vita.
Oggi sei tu, domani magari sono io.
La gente non ha futuro, non fa piani, vanno in giro con 4 litri di benzina, poi quando la macchina si ferma, continuano a piedi, e qualcuno ci penserà (lo so fa ridere...ma è vero.Non fan mai il pieno, perché si ti fotton la macchina almeno non van lontano,e alla peggio non ci smenano il pieno, sono a questo livello di disperazione, se chiami un taxi, devi metterci la benzina prima, a seconda di dove vuoi andare, poi dopo paghi il servizio, lo stesso per qualsiasi trasporto su ruote.)
Se devi costruirti una porta di legno, prima ti compri il legno, poi chiami un carpentiere per fartela montare.
Non c'e'capitale, non c'è futuro, non c'è speranza.

Non hanno remore, è capitato che siccome c'eravamo di mezzo noi, non trasportavano un ferito grave se non pagavamo in anticipo e profumatamente.
La scusa che non c'è nafta in paese è sempre utile e lava la coscienza, la butta sui politici...
Magari tra di loro se la sarebbero arrangiata, ma appena il tipo ha saputo che eravamo noi a pagare, ho visto la luce...ha visto che la fortuna aveva girato dalla sua parte quel giorno, non importa a discapito di chi.

Ragas, non tutti saran così…io non so…però sapete anche voi che basta una mela marcia per rovinare il plotò di mele buone.

Penso ti avervela menata abbastanza...ma poi son cose che se non le vieni a vedere di persona e a sperimentarle…è difficile da rendere l'idea.
A volte penso che a mettere insieme neri e bianchi è come mettere insieme cani e gatti...a volte ci riesci...ma il più delle volte si scannano finché ce ne.
E un fatto naturale...non c'è legge politica o immigrazione che tenga.

Uno dei miei galoppini, in ufficio, con amaro sarcasmo mi dice sempre"...ehh...noi africani non viviamo...sopravviviamo..."ha 25 anni...

..la dura legge dell'africa...



6 JENNARO
UN'ALTRA GIORNATA SI CONSUMAVA DAVANTI L'UFFICIO

Ma bella lì….devo ammettere rileggendo il pezzo, che 6 giorni fa ero parecchio amareggiato per l'accaduto...che penso sia comprensibile...sicuramente capiterà anche a voi di essere amari d'ogni tanto...comunque ho deciso di lasciarlo com'è...per darvi l'idea, senza ritocchi, censure..puro sentimento...puro pulp!!Ma vieeeeni!!

Quindi si diceva che oggi, mentre ero impegnato nelle mie commesse giornaliere, un altra giornata da medici in prima linea si consumava davanti alla porta dell'ufficio...senza che mi accorgessi di nulla....
Comincio a spazientirmi....perché son sempre l'ultimo a sapere le cose??
Però vedete che le cose mi succedono davanti all'ufficio...quasi mi venissero a cercare...manco devo far fatica ad andare in mezzo ai "cespugli"..

Dovete sapere che il mio ufficio sta a circa 30 metri da una rotonda stradale, dove chi più chi meno, viene considerata come la variante che sta alla fine del retilineo di Monza. Con la differenza che non puoi tagliare sul cordolo...semplicemente perché non c'è…ma c'è un muretto che darebbe non poco filo da torcere al lato carozzeria della vettura.
Per questo motivo devi essere ancora più tagliato e audace per fargliela.
Così si vedono spesso macchine o piccoli ribaltabili a far sigare gomme o a perdere parte del carico...
Pure i ragazzi del 2 Battaglione Mamaba, dall'alto dei loro mezzi d'assalto corrazzati anti mine, fan di quei versi che il Schumacher gli verrebbe voglia di cambiare mestiere.
Quindi stando così lo scenario, veniamo agli attori.

Vi era questo camioncino ribaltabile che si agginceva a driblare audacemente la rotonda, e aveva un carico umano non indifferente, proveniente dai villaggi circostanti per il mercato settimanale, quando apparentemente, sul più bello, ha perso il ribaltabile per strada con tutto il contenuto.
E così vi erano valigie, ciotolame, taniche, stuoie, materiali di ogni genere, persone, neonati e quant'altro sparpagliati fra la rotonda e il canale.

Ora...voi potreste anche non crederci...ma il conducente mica si è fermato...ha tirato dritto come un siluro...quasi avesse paura della figura di merda.
(piccolo escurso, mi è capitato anche con due in bici, deve essere un fatto culturale quello di gestire la figura di merda, c'erano sti due amici in bici, si son trablati, uno è rimasto incagliato sotto la bici a rantolare, e l'altro che fortunosamente era incolume, manco ha pensato di aiutare il compagno, ma si è allontanato di passo lungo dall'attenzione della gente e, ascoltate bene, facendo finta di non conoscere l'altro. Io ero lì appena fuori dall'ufficio, e ho visto tutto col mio occhio rapace...e l'ho portato all'attenzione del mio staff che era li con me...e sono ancora lì che ridono adesso)

Secondo me il conducente non se la sentiva di affrontare la folla, a queste latitudini la folla può diventare parecchio pesante.
Ho forse non aveva fatto il tagliando del 15.000.000km del veicolo.

Comunque, onestamente penso che il conducente sia andato direttamente dalla polizia, che in questi casi, con dei poveracci del genere, può essere più salutare.

Quindi i miei colleghi sono entrati in azione, con autisti prodighi nel raccogliere feriti, contusi e traumatizzati per essere portati al vicino ospedale per essere rimessi a norma.

Io ho visto l'uffizio in condizioni di strano silenzio e tranquillità, così sono uscito a vedere...a prendere una boccata d'aria, così senza pensarci troppo... e mi son trovato con un autista che stava a ripulire i sedili in pelle di coccodrillo africano da varie spruzzate di sangue, lamentandosi che non aveva i guanti di lattice ed era a rischio contagio da malattie virali.
Sicchè mi sono informato e sono andato a vedere i resti del ribaltabile che venivano ammucchiati in attesa di ulteriori istruzioni.

Ero un po senza parole.
Allora ho deciso di andare all'ospedale a vedere un po come funziona...il momento dell'azione...ed ero anche un po amareggiato perché nessuno si era curato di informarmi...e chi sono?l'ultimo dei somari lavoratori??
Approfittando della mia maglietta bianca col logo MSF che mi da grosso modo accesso a tutti i reparti, visto che tutti pensano che sono Dottore pure io (Dott. Luca...minchia...per una maglietta)
E ho così avuto modo di constatare le condizioni di un moderno ospedale africano...che lasciamo pur stare...
Non so se sarei mai capace di darvi l'idea ...na baraccata di dolore e sofferenza...ma la gente non fiata...hanno una sopportazione del dolore morale e fisico che noi ce la sogniamo.
Non c'è staff, non c'è un servizio cucina, non c'e'servizio biancheria…è una tragedia greca (penso si dica così).
Noi facciamo quel che si può...un po come sempre...ma non basterebbero tutti i soldi del primo mondo per cambiare la situazione...in maniera tangibile...altro che...
E allora c'era questo con una sospetta frattura del bacino, e Lindsay che andava palpando il poverello, e lui non faceva una piega...e Chris era la, di dietro a una porta socchiusa che faceva una iniezione...o un prelievo a un bambina immobile di 1/2 anni, con sospetta frattura cranica, poi Lindsay veniva in aiuto per intubare la poverella che nel frattempo aveva manifestato problemi di respirazione.
Io poi ho proseguito oltre, per non disturbare, aggirandomi tra personaggi ciondolanti a tenersi le braccia o i gomiti sanguinanti...
Comunque, se non ricordo male...la bambina dovrebbe essersela cavata...non so se con danni permanenti...ma abbiamo fatto comunque qualcosa.

Questo mi ricorda gratuitamente il caso di un altra bambina che era arrivata in ufficio, un po più grandicella, tutta bendata certo, ma vestita a festa, tipo bambola, forse perché andava alla visita dal dottore bianco, Dott. Mazinga...lei aveva avuto la sventura di essere stata spinta non proprio accidentalmente in un falò prestamente preparato dalla milizia ribelle. Gesto per altro tanto gratuito quanto discutibile.
E aveva, a parte il viso in brutte condizioni, sto braccio piegato a novanta gradi, polso incluso, per via delle severe ustioni riportate…così dott. Mazinga Chris si prodigava nel cercare una soluzione al problema.
Purtroppo non conosco il verdetto...la mia mole di lavoro mi ha distratto e portato altrove...a fronteggiare sfide ben più logistiche.



12 GENNARO
UN FULMINE SFARFALLA, LA RADIO TRABALLA, IL BUE … NELLA STALLA

Bhe...oggi non ho nessun poema da raccontare...o problema....ma a volte uno pensa ai casi della vita... e se la sente di condividere con quei pochi affezionati amici quali siete voi...che ancora mi seguono a questo punto...

Eravamo con questa pioggerellina di una sera di mezza estate(???), io ed Emmanuel, il Capo delle Guardie ( o dei Portinai a 360 gradi se vi suona meglio), e ce la contavamo su appassionatamente del più e del meno, quando ero li li per girare i tacchi ed avviarmi alla mia capanna cor tetto de paja per infilarmi sotto la branda...no no...sotto la piega sopra la branda, quando vedo improvvisamente la mia ombra progettata sul terreno, e un flambè di scintille cadere a pochi passi da me...e dopo un paio di secondi sto tuono rombeggiare qualche centinaio di metri sopra la mia zucca.

Ero un altra volta senza parole...l'Africa a volte toglie veramente il fiato di bocca...

Nel mentre che tutto ciò succedeva ho avuto si la prontezza di riflessi di guardare nella direzione del bagliore, che proveniva dal tuner dell'antenna piazzata con pali di metallo sul tetto della casa, e di vedere sta pioggia di sintille.
Il tutto aveva quindi sfruttato il principio del parafulmine per scaricarsi nell'orticello a pochi passi da me.
Come se non bastasse, mi son recato in casa, per condividere e bulleggiarmi coi miei colleghi che ero sopravvissuto a una scarica di un fulmine da centinaia di migliaia di megawatt, quando Lindsey rincarava la dose dicendo che lei aveva visto con la coda dell'occhio la stessa cosa succedere nel buio corridoio dove la radio è posizionata; potenzialmente il fulmine era passato anche attraverso il cavo di collegamento, fortunatamente disconnesso dal Dipartimento Logistico giorni prima (il solito grattacelo di persone dalla cravatta di cuoio, Dipartimento Logistico-Madre Natura 1-0) senza quindi friggere il costoso apparecchio elettronico.
Giorni dopo avremmo realizzato che l'antenna che era sostenuta dai pali di metallo aveva perso un appoggio e s'era afflosciata sul tetto....ma nulla di che preoccuparsi seriamente per i ragazzi dalla cravatta di cuoio..figuriamoci!!

Ecco..così...mi sentivo di condividere...casomai vi imbatteste ancora in quella famosa gara di "le so tutte!!"....



17 GENNARO
OGGI CI SEI, DOMANI NON CI SEI PIÚ

Bhe, come avrete capito, di cose davanti all'ufficio ne passano...e come se ne passano...che a volte non me le ricordo nemmeno tutte...magari verranno col tempo e con libere associazioni della mente.
E ogni volta che esco sulla soglia...bhe bisogna stare attenti e andarci col passo di velluto...perché noi qui si È sempre in prima linea.

Così oggi sono uscito a prendere la mia odierna boccata d'aria...e ci son sempre questi episodi della vita che ti fan riflettere sul significato del tutto.

Vedo che c'è sta giovane signora occhi gonfi, chiusi, sdraiata sul prato davanti all'ufficio, una probabile parente che la tiene mestamente fra le braccia.
Dovete sapere che qui le donne non usano molto sedere su sgabelli o panche...preferiscono piuttosto una stuoia e un sano pezzo di terra. Son tutte cose che stanno al passo con quella Cultura che vi andavo dicendo prima..quei misteri della Cultura...che poi ci fai l'abitudine col tempo...
Allora io chiedevo al mio Portinaio a 360 gradi qual buon vento avesse portato le pazienti...e sopratutto da dove.

Qui va detto che come ben saprete noi cerchiamo di essere il più presente possibile in questi 7 campi profughi nel nord dell'Uganda...potrei anche nominarveli...ma si dai...che fa molto National Geographic: Orom, Potika, Pader, Logunk, Mucwini, Atanga e Agoro. OlÈ!
Mi viene in mente adesso che potrebbero essere come i 7 nani ugandesi...cose ne sapete voi di come si chiamano i 7 nani ugandesi...e io son la Biancaneve Mazinga Ugandese....ma torniamo sul seminato...
Va comunque detto che la fisica quantistica ancora ci impedisce di essere nei 7 campi contemporaneamente...e anche un po va dato merito alla permanente instabile situazione di sicurezza che aleggia da queste parti.
Così abbiamo staff locale, più o meno preparato, che vive in loco nei 7 campi, in 7 cliniche gestite da MSF (gestite da 7 nanetti per clinica..), istruito da noi, che raccoglie i pazienti, fa una diagnosi, e i casi pi˙ disperati vengono mandati a Kitgum in ospedale per un trattamento più radicale con comuni mezzi di trasporto (tipo il ribaltabile ribaltatosi precedentemente). Di cui noi paghiamo il trasporto andata e ritorno..se c'è ritorno...
Vi è chiaro il quadretto?

Sicchè queste signore venivano da Orom (il nano meditatore...), una delle clinche più lontane...forse sul paio d'ore..al confine col Sudan...
E la signora sdraiata mi è stato detto che era parecchio malata...e a me sembrava che dormiva pacificamente...ma in realtà era morta davanti all'ufficio.
Aveva deciso di buttar dentro e passare a miglior vita davanti all'ufficio MSF dopo un non certo facile viaggio magari nel vano posteriore di un pick up locale.

E ancora una volta la dura legge dell'Africa mi aveva tolto le parole di bocca.

Così, autista alla mano, l'abbiamo comunque caricata alla meno peggio (onestamente tipo sacco di patate, perché non è mica facile maneggiare un morto sapete, cade da tutte le parti, ed è anche difficile mantenere quella dignità che spesso si addice e si conviene) su una delle nostre macchine, per portarla comunque in ospedale.
E voi vi chiederete...e cosa ci fai in ospedale?
Si certifica burocraticamente che la poverella non è più dei nostri, la si avvolge in stuoie e si annoda il tutto con vecchi ritagli di camere d'arie e si appresta un trasporto privato al luogo di provenienza, perché non molta gente vuole viaggiare in compagnia di una salma, poi ci sono anche dei valori culturali, e quindi noi si deve noleggiare una macchina tutta per noi per riportare il tutto...o il lutto.
Ne va anche della cosidetta responsabilità, l'etica medica...ecc...
A volte però siam fortunati e ci capita di dover trasportare 2 salme…così almeno ammortizziamo le spese....

Prima vi raccontavo del mio prode assistente che va dicendo che la gente in Africa sopravvive...
..ma anche no....


25 GENNARO,
SI PREPARANO ARMI E RITAGLI PER IL PRIMO CONTATTO

E senza menarla tanto si è già fatto il 25.
Tempi bastardi questi, si avvicina il momento di fare il grande passo di ritorno verso i campi profughi, la grande macchina della sicurezza, che si estende da qui ad Amsterdam, si è messa in moto.
E' tempo di ricerche, valutazioni, opinioni e di esprimere i propri sentimenti.
Chi se la sente, chi no, su quali basi.
Esperti del settore vengono chiamati da Amsterdam per valutare dal loro punto di vista.
Il vecchio amico Kenny Gluck, un dinosauro di MSF, uno che è stato nei posti più caldi del pianeta, come la Cecenia, dove è stato pure rapito dei ribelli, è passato a farci visita. E guarda caso me lo ritrovo in tutte le missioni.
In Afghanistan, come ben sapete, è passato a dar man forte, in Nigeria è passato a vedere il miglior progetto di MSF Olanda,il mio, e qui è venuto a trovarmi perché gli mancavo tanto...no scherzo...È venuto a vedere di persona come ce la passiamo, dopo le minacce che avevamo ricevuto che voi tutti ben sapete.
E' una storia un po complicata quella dell'analisi dei rischi...e son sicuro che in interdet troverete tutto il necessario per approfondire le ricerche.
Il rischio non potrai mai eliminarlo...non importa con quante regole di sicurezza...puoi solo controllarlo.
Fatto sta che è rimasto per un 3/4 giorni, si è discusso, poi è passata la capo missione, l'ultima responsabile per la nostra pellaccia, si è discusso ancora, e poi si è ridiscusso fra di noi...e poi finalmente se dio vuole abbiam deciso di fare la prima incursione al più vicino campo profughi. Mucwini. Ollleee!!!
E finalmente...non ne potevo più di aspettare e discutere!!
Il problema va visto in quest'ottica, avevo un sacco di colleghi che erano stati ai campi prima..e dopo quel deterioramento della situazione, si son sentiti un pochino a disagio.
Io sono arrivato quando la situazione era già al minimo storico...quindi non è che avessi elementi di giudizio per decidere se andare o stare.

Io volevo stare e strafare...indipendentemente dal contesto....quindi io non faccio testo.



15 MARZIO
LUNGA PAUSA DI RIFLESSIONE....MA CI SIAMO ANCORA...FIGA SE CI SIAMO!!!

Ebbene si ragas', ho fatto una di quelle seghe paurose a dare miei aggiornamenti, e sono più che convinto che i più di voi non mi han più neanche in nota, e forse credono che son fuggito coi gorilla dal culo pelato delle montagne del Rwenzori.
Ebben no!! Me lo merito, ma no, sono ancora dei vostri.
Solo che sta situazione del "Torniamo ai campi olle olè" ha posto una ulteriore non desiderata mole di lavoro sul mio tavolo, per pianificare, far funzionare, trasportare e fornire servizi logistici.

Il fatto è che sono stato impegnato solo io su questa terra, e se caso mai vi foste trovati in questi tempi con poche cose da fare, è perché io qui stavo assorbendo tutte le possibilità di fare dell'altro in altre parti del mondo (si, è un po filosofico e stiracchiato, ma rende l'idea).

Ma comunque cercherò di farvi il falso riassunto di ciò che è accaduto in questo mese e mezzo.
Sapete quanto la mia capacità di sintesi sia proverbiale.
..non so nemmeno da dove cominciare...È passato così tanto tempo....
Partiamo col divertimento.

Sono stato in ferie in Kenia. Si, una 10 giorni coi fiocchi che penso verrà ricordata negli annali della storia delle mie vacanze come "La Vacanza".
Robe da cinematografo holliwoodiano.
Il Kenia è un bel posto davvero...sole mare e bella gente.

Eravamo io e Doc Chris prossimi al periodo vacanza, ad una settimana uno dall'altro…così abbiamo pestato un po i piedi, e siamo riusciti ad andare insieme...che è sempre meglio condividere gioie e dolori.
Ci siamo recati a Kampala senza tanti progetti...o meglio, un mezzo progetto di conquistare il Kenia l'avevamo, ma Chris aveva problemi di passaporto.
Fatto sta che una volta a Kampala, tutto si è risolto per il meglio, passaporto alla mano, guida Lonely Planet nell'altra abbiamo deciso di recarci alla postazione bus Akamba, il giallone, comprare un biglietto sola andata per Mombasa, e saltare a bordo.

E l'avventura comincia!

Ero si un po eccitato per l'ignoto in arrivo...un po in pensiero per lo stile di guida di questi personaggi autisti...e un po in apprensione per il tempo di viaggio. 27 ore...salvo imprevisti.
E quante soste si potevan fare in 27 ore?...2....3..come la vedono sti africani?
Così ho deciso di ipotizzare il peggio e salire a bordo senza toccar cibo o liquidi...per evitare inconvenienti spiacevoli, per così dire a scatola chiusa.
Partiti alle 3 pm, siamo arrivati a Mombasa alla sera del giorno dopo.Con cambio a Nairobi. 20 dolla, viaggio lungo lungo, ma supereconomico, contro i 400 e passa dolla di reoplano.
Devo dire che è stato più piacevole di altri viaggi molto più corti..e 5 soste...non ero poi troppo lontano dal reale, compresa la dogana con controllo passaporti.
Ma la mia teoria della scatola chiusa ha funzionato al 100%...altro che zen, yoga e l'orso Yoghi.
Ma poi io alla fine mi ero graduato in Bosnia con un 32 ore non stop di viaggio senza passaporto, mille peripezie e disavventure, con passaggio di contrabbando su una chiatta al confine con la Croazia.

C'è pure da dire che sti bus( e vedo anche il direttissimo Kampala Kitgum) vanno che veramente si inculano. Se gli mettessero le ali e un po di ritocco all'aerodinamica, potrebbero facilmente prendere il volo.
Ero allibito.E poi ti senti anche un po un signore su sti mostri...Scania, un pelo più grandi dei nostri bus, alti e un po' balestrati, con gomme tassellate.

E non immaginatevi autostrade...ma bensì carrettiere polverose o pezzi asflatati con buche di mezzo metro.
C'e'da dire una cosa...sti mostri son veramente robusti..non una piega...a volare su sti dissestamenti, versi e vibrazioni della scocca che non so spiegarvi, non oso immaginare le camere d'aria...ma nulla...siamo arrivati senza alcun problema.
Dentro era tutto un po rinforzato e tappezzato con sladature nei punti strategici...ma evidentemente efficaci.
I vetri non stavano proprio chiusi, per via delle violente vibrazioni, e la polvere all'interno ogni tanto si faceva sentire...ma contando lo standard medio africano…beh…c'è di peggio.
Certo è che dovevi cinturarti se volevi aver salva la zucca. Ricordo a volte certi stirassoni a livello addominale, in quanto il mio posto, sulla semiasse posteriore, scalciava come una mula da rodeo.
Però mi scappava anche da ridere...tra me e me...sapete quando ti schiacciano la pancia di sorpresa...uguale...e poi era tutto l'insieme...e di me a spasso per storie un po inverosimili...a volte sorrido di me...

Così poi ci siam fatti la dogana locale...verso le 2 di notte...tutti in fila all'unico sportello ...ma da vedere sembrava pi˙ brutta..alla fine tra una chiacchiera e l'altra con alcuni locali...e passata anche alla svelta.
Così verso le 5am ci siam ritrovati a Nairobi. Una delle città più violente e anarchiche dell'Africa...forse con Lagos e poche altre. Dove la legge regna manco per il cazzo, dove accade pure che per rubarti l'orologio, ti macetano tutta la mano e dio.
Così a leggere sti consigli dalla nostra guida...eravamo si un pochino spaventati. Nairobi...detta anche Nairobery...per chi capisce l'inglesismo...
Io avrei anche voluto cimentarmi nella sfida alla città..siccome avevamo un paio d'ore....ma Chris era più malfidente...e si sa che quando si è in due, per via del comune accordo...

L'arrivo a Nairobi, dal finestrino del mio mostro non era poi così male..bella città, moderna, un po caotica...e certo si vedevano un sacco di ragazzi di strada a dormire in tutti i cantoni, quelli che usano sniffare la colla e così via per intenderci.
Se mai verrete nelle vere città africane, Abuja, Jos, Kampala, Lagos, Nairobi...quelle nere da bohn...vi renderete conto della violenza, e allo stesso tempo dell'intrigo che sanno dare...non so bene come spiegarvi..son città che possono morsicare...ma danno anche soddisfazioni e divertimento. Forse bisogna saperle prendere ed avere un po di pelo, saperle vivere...mi vien quasi da paragornale a un serpente...se sai maneggiarlo, ti intriga, lo assecondi, se no ti avvelena.

Sti autisti di taxi che appena scendi dall'autobus cominciano a gridare, ad assalirti, anche un po violentemente, quasi fosse una lotta per la sopravvivenza ad ogni parola. Dove l'inculata è tanto in agguato quanto innocente...dove non ti puoi fidare neanche della tua ombra....ma poi ci fai l'abitudine...e ti passa bene.
Abbiamo aspettato un pochino alla stazione degli autobus, e poi via sul Nairobi Mombasa.
C'era l'opzione treno coloniale con viaggio di notte, tipo oriente espress...una figata solo a sentirlo nominare...purtroppo aveva tempi un po antipatici alla nostra tabella di marcia, così abbiamo optato per trasporto su gomma.

La strada fino a Mombasa è forse paragonabile a quella che mi portava da Herat a Gulistan in Afghanistan...un inferno caldo, ventoso, savanoso e buche con intorno pezzi di strada.
Punto a favore sono la quantità di animali da parco naturale che sono in giro...libere...zebre, impala, gazzelle per lo più…e altri che non conosco. E li ti rendi davvero conto che sei nel Kenia dei parchi naturali...Masai Mara, Ngorongoro, Kilimangiaro e tanti altri( ma badate bene che sta roba è tutta in Tanzania..no che noi a volte ci immaginiamo cose che non son vere, ma per darvi l'idea).


Sulla strada per Mombasa il traffico camionabile è davvero incisivo. Principalmente perché penso che Mombasa è il primo porto del Kenia, e Nairobi è una delle capitali con più traffico dell'Est Africa. Tutto ciò che arriva, anche in Uganda,passa tra Mombasa e Nairobi...roba cinese, roba indiana...penso davvero che sia un businness della madonna.
Le compagnie di trasporto non si contano...

Finalmente l'arrivo a Mombasa con lo stesso tipo di benvenuto, taxi soffocanti e mille tagliagole a girarti attorno come iene affamate ad aspettare il primo segno di cedimento per sferrare il loro attacco.
Comunque Mombasa, anche a detta della guida è una città più tranquilla.
A Chris han tentato di sfilare la macchina fotografica dal finestrino della macchina al secondo giorno, e per figa non ci son riusciti, ha me han tentato di guardare con aria interessata al mio marsupio, io ho guardato loro di rimando, e han capito che ero più dritto di loro e han mollato il pallino, han poi tentato di rifilarmi dei dollari falsi, ma anche li avevano preso un pesce più grosso di loro.
Come dicevo Mombasa è più vivibile...per lo meno non macetano le mani..ed effettivamente lo spettacolo artistico, l'intreccio di stili architettonici e del calderone di personaggi che si vedono ne fanno uno spettacolo veramente mozzafiato.
Ce n'è per tutti i gusti, neri, bianchi, caffèlatte, arabi, indiani, cinesi, cingalesi, velo, senza velo, burka, burga...
Al confronto Londra sembra un paesino di montagna.
E veramente incredibile!!
E poi è anche una città con certa storia, coloniale e non...portoghesi...inglesi, guerre, tafferugli...forse non basterebbe una settimana e vederla tutta.
Fateci un salto, merita!
Noi invece, siccome siamo degli MSFer efficentissimi, l'abbiamo vista tutta in 5 ore, abbiamo visitato il locali topici abbiamo fatto quello che c'era da fare, e poi ci siamo spostati a sud...a cercare relax, mare, diversivi e quant'altro.
E li non c'è molto da dire...cioè...ce ne sarebbe...ma non è che si può sempre dire tutto....

Finché è venuta ora di tornare indietro...breve pausa a Mombasa a mangiare il pesce al Tamarind, uno dei locali più esclusivi del Kenia, robe da film, 60 euro a testa, e in Africa son tante davvero, non importa se sei ricco o se sei gazzella o leone ( escurso...kenia,8 giorni di solo pesce...colazione, pranzo e cena. Un sogno!), 60 son tante anche da noi.
Quindi dopo la piacevole batosta del conto, ci siamo imbarcati su una nuova marca di bus, la Jumbo..sempre bus....ma non troppo diverso,dal reoplano veloce e resistente.
Viggio notturno dove prima era diurno...quindi ci siam visti davvero tutto il panorama.
E in men che non si dica...32 ore..con rottura meccanica al gruppo di trasmissione inclusa nel prezzo verso le 3 di notte, ci siamo ritrovati a Kampala.
Il compagno Chris aveva un po di lacrimuccia, in quanto era domenica,e lui aveva il volo per Kitgum il lunedì mattina...io invece, il solito paraculato, mi avevano messo sul volo di mercoledÌ...quindi altri 2 giorni di ferie a gratis.
Due giorni che han fatto la differenza a Kampala...sono entrato in simbiosi completa con la città…la conosco come fosse Fiorenzuola, o imparato a muovermi coi mezzi locali di trasporti, tanto economici quanto di difficile decifrazione (capire quali "matatu" vanno dove, i pulmini locali con anche 20 persone a bordo), dove sono i posti più IN, quelli più Out, i ristoranti locali, international, piscine...

Ho imparato a vivere queste città africane...interessanti, asciutte, senza complimenti, dove lo scherzo o la battuta finiscono, dove non esiste che si ripeta la stessa cosa due volte, dove non bisogna mai farsi vedere interessati, ma bisogna stare attenti a tutto, dove ognuno pensa al suo..e dove ti puoi divertire davvero tanto.

Via..è questo il momento che ti senti davvero che cominci a diventare parte del tutto, che proprio dici "ci son ben!"
Ho stretto amicizie, alleanze e intrallazzi, mi muovo da locale con i locali.
Niente male...niente male davvero.

Il ritorno sul posto di lavoro è stato traumatico...il fiume di ricordi e belle esperienze che non vi ho nemmeno accennato, la mole vergognosa di lavoro vecchio e nuovo, accumulatosi e in attesa del mio ritorno..per un attimo ho temuto di non farcela...ho avuto una 4 giorni di crisi mistica esistenziale, con lamentela in forma scritta al mio capo che non è possibile lavorare così tanto...comunque penso fosse normale...il ritorno è sempre traumatico in proporzione al tempo che stai via e al divertimento che hai.


D'altro che è successo??
Ci son state le elezioni politiche, con un po di tafferugli, balletti politici, propaganda, strumentalizzazioni, fiati sospesi, fino alla finale proclamazione e riconferma del compagno Museveni sul trono d'Uganda.
Alla fine dei seggi, come sempre si scoprono mannelli, malfamazioni, strumentalizzazioni dei mezzi di comunicazione...quindi ti rendi ancora conto della differenza tra democrazia e regime...
Ora non voglio annoiarvi con complicazioni politiche...a cui son sempre avvezzo, ma è in qualche modo sconfortante come ti rendi conto che su grande scala il tuo lavoro è totalmente inutile, e i potenti han trovato il modo di trarre profitto da organizzazioni no profit.
Perché è tutta una messa in scena, le organizzazioni naturalmente pompano una grande quantità di soldi nelle casse dello stato (sotto forma di tasse , balzelli, costi di vita), quindi il Museveni ha tutti gli interessi nel tenere la situazione di stallo e di instabilità come è, e far finta e promettere da vent'anni che LRA è quasi sconfitta, e sono solo poche sacche di resistenza ancora libere.
Ma sti profughi hanno una fifa del diavolo di tornare nelle loro terre, e non gli credono perché il governo non garantisce loro nulla, e promette balle su balle, e loro son quelli che la prendono nel culo più di tutti, e le organizzazioni supportano senza volerlo il governo favorendo la popolazione a rimanere nei campi, fornendo aiuti e strumenti che al di fuori del campo sarebbero totalmente negati nella terre di nessuno.
Quindi è una linea sottile e così un saggio del posto mi disse un giorno che noi dovremmo smetterla di fare il gioco del governo e cominciare ad uscire fuori dal protettorato del UPDF, l'esercito e il governo, se volessimo veramente cambiare le cose...
eh è una roba difficile...non è che si cambia dalla sera alla mattina, il saggio a ragione...dovremmo pensare di essere molto più indipendenti..ma la sporcizia politica in giro è troppo fitta per cercare di capire chi ha ragione e chi no...ed È comunque un gioco pericolosetto...che si gioca a suon di AK-47...
A volte è stato perfino l'esercito ad attaccare la popolazione, facendosi passare per LRA, per spaventare , e mantenere lo stato di continua emergenza che piace tanto al governo.
Un teatrino dell'ipocrisia che va a braccetto con differenze tribali, Acholi (la maggioranza delle tribù del nord, quelle nei casini) coloro che si erano ribellati al governo anni fa, ...un casotto che a volte mi passa la voglia di tentare di capire.
Ho comunque trovato un riassunto che non chiarirà le cose...ma magari vi da un po l'idea.

"Dall'indipendenza ad oggi una terribile storia di dittature

L'Uganda conquista la sua indipendenza dagli Inglesi nel 1962 e Primo Ministro viene eletto Milton Obote che poco dopo abolisce Costituzione e diritti e governerò con un duro regime dittatoriale per una decina d'anni, sostenuto inizialmente dagli Acholi e dai Langi dei distretti del nord.

Ad inizio 1971 il potere viene conquistato, con un colpo di stato, da un suo ex-fedele generale: Idi Amin. Obote che Ë costretto a fuggire all'estero.

Il regime di Amin è caratterizzato da spaventosi massacri di oppositori politici e della popolazione Acholi e Langi, accusata di aver appoggiato il regime precedente: in otto anni si calcola che Amin abbia mandato a morte almeno 300.000 persone. La politica estera di Amin, inoltre, precipita il Paese in una spaventosa crisi economica.

La sua dittatura termina nel 1979 quando, dopo aver ingaggiato una guerra con la Tanzania accusata di sostenere ed ospitare gli oppositori del suo regime, è costretto dai suoi oppositori interni e dall'esercito tanzaniano che invade Kampala a fuggire in aereo prima in Libia e quindi in Arabia Saudita dove morirà tra lussi ed agi nell'estate del 2003.

Al regime del poco rimpianto Amin succedono altri 5 anni sanguinosi: fuggito il nemico, Milton Obote può nuovamente rientrare in Uganda ed impadronirsi del potere, dopo un breve periodo nel quale viene tentata una transizione democratica. Ma Obote trova subito una forte opposizione da parte della NRA (Armata di resistenza nazionale) guidata da Roweri Museveni; ne segue una sanguinosa guerra civile che durerà fino al 1985.

Nel 1985 il generale Basilio Olara-Okello, a capo di un'armata composta principalmente di Acholi, sconfigge Obote che fugge in Zambia e si insedia al potere. Vengono aperti dei negoziati con la NRA di Museveni, nel tentativo di fermare i due decenni di spaventosi massacri e sistematiche violazioni dei diritti umani e dare un po' di pace al prostrato Paese, ma nelle campagne intorno a Kampala si continua a combattere e a morire.

A dispetto dei negoziati in atto infine la NRA riesce a conquistare Kampala, Okello fugge in Sudan e Museveni si insedia come Presidente, sedia sulla quale è saldamente assiso ancora oggi."




Altro punto di rilievo in questi giorni di mia assenza totale, è stato un riassestamento totale delle truppe di sfondamento.
Mi spiego meglio.
Vi avevo lasciato con 5 Teste di Cuoio a dirigere le armate di MSF, me medesimo, capo Thomas, fidanza futura sposa amministratirce Judit, Doc Chris, Infermierina Lindsey.
Era veramente una colorita accozzaglia di gente...gare di rutti, notti brave, scorribande in Kenia, ma come tutte le belle cose, a volte arrivano ad una fine.
Così senza tanti complimenti, nel giro di un paio di settimane, sono arrivate le lettere di fine missione per 3 di loro...circa il 75% del battaglione.
Come si diceva, è tempo di muovere le truppe al fronte, e così abbiamo cambiato schieramenti e rinfrescato le linee.
E stato un passaggio un po strano, perché dalla sera alla mattina mi son ritrovato con un team nuovo di fiamma, con molti dubbi e poche certezze, pronto a tutto si, ma ancora in una fase esplorativa che io ho passato mesi fa.
Si ritrovano discussioni e procedimenti che per me erano già assodati, si cambiano strategie...e non è più il singolo nuovo arrivato che si adatta alla missione, al trend, come spesso succede, ma ora è la missione che si adatta al team...che talvolta può essere un po traumatizzante per lo staff locale, il quale continua a dover cambiare modus operandi.

Stiamo inoltre vivendo il processo inverso a quell'evacuazione che vi raccontavo qualche mese fa.

Così ora il set si compone di:
Heather, nuova coordinatrice di progetto, dal Canada...penso dintorni di Montreal, persona molto meticolosa e scrupolosa, forse da un certo punto di vista più attenta di Thomas, ma forse anche per il fatto che le donne sono talvolta più organizzate dei uomi.
Ancora più sensibile alla sicurezza, vuole sapere tutto e subito, e molto dedita alle prima settimana di lavoro.
Vuole sapere tutto quello che faccio, da un certo punto di vista la capisco, perché deve entrare sicuramente nell'ottica del progetto, forse Thomas mi dava più carta bianca (essendo anche più anziano di progetto), ma ogni tanto mi scappa un "lasam buffà!"…che se poi non mi molla un po dopo il primo mese, mi tocca di tradurglielo in inglese.
Comunque a volte è anche tutta una questione di stile. Ognuno il suo.
Ma è comunque una persona in gamba.Preparata. Penso 3 missione.
Marieke, l'olandese mangiaformaggio nel progetto ce la devono sempre appioppare, forse per tenere alta la bandiera olandese, chissà, dottorone, seconda missione, simpatica, rilassata, carina, con una buona visione d'insieme, olandese con tutti i pro e i contro.Ancora principalmente sotto osservazione.
Alla mattina fa di quelle sporcacciate di colazione coi formaggi e pivroni che a me viene un po da volgere lo sguardo...per non dire lo stomaco.
Hartmut, o come è stato battezzato da me e Chris prima che partisse, Halfmut...e da altri che non capivano il nome, ma certo germanico, Helmut (Khol) super cancelliere.
Halfmut è un pacatissimo tetesco di germania, che alla seconda settimana di convivenza non gli ho ancora parlato. Forse timidezza, forse lo ignoro, forse è una questione di personalità.
Ma non è che non mi piace, è che sono quelle figure che in una compagnia non noti mai, stan sulle loro, non escono allo scoperto finché non gli metti un bastoncino nel guscio.
Prima missione, totalmente spaventato dal contesto, totalmente sopraffatto dalla mole e dalla novità del lavoro.
Ma lo capisco...e gli do pure tempo di farsi un idea...sono o no quelli anziani a dover supportare in novellini.
Alla terza settimana ho cominciato a salutarlo la mattina...e a non dimenticarmelo a casa.
Come dicevo sta uscendo...pian pianino ma sta uscendo.
Tara, Massaciusset, States...nuova amministratrice.
Nulla da dire per ora, carina, simpatica, rilassata, forse quella con cui c'è più feeling...eeee...in una compagnia di gente c'è sempre chi più chi meno.
Ci facciamo già delle grasse risate, e siamo due cinofili da baraccone..anche lei si è portata una 50ina di dvd da visionare..proprio ora che stavo per finire la mia scorta di 60.
Stiamo a vedere.
Sherri, assistente sociale, psichiatra...Texas, lavora con i traumatizzati mentali.
Io sti strizzacervelli non li capisco...sono tutti uno più fuori dell'altro.
Sulle sue..riservata, studiosa del prossimo...ma perché no scazza...non giovanissima, magra come un picco, e se ho capito bene ex alcolista anonima (che poi tanto anonima non più).
Mi raccontava che sta in casa col fucile, perché vive un po fuori in campagna...e non si sa mai...sti americani e le armi..
Lei si farà su e giù tra qui e Lira, l'altro progetto, in modo da seguire tutti e due in un colpo solo.
Quindi già il fatto che non sta con noi 24 su 24...la taglia un po fuori dalla comunità di tossici quali siamo.
E imminente, udite udite!!, un altro canadese sta per arrivare, fine marzo. Claude, quello che in gergo si chiama Watsan, colui il quale rilever· dalle mie spalle il non facile peso della costruzione di centinaia di latrine e pozzi d'acqua.
Un idraulico...un ingegnere idrico...qualcosa che ha studiato dell'acqua e del bello e del brutto che questa può fare, nel trasmettere malattie, colera, malaria ecc.
Ma vieeeeeniiii!!!finalmente posso sperare di cominciare a respirare un po di più...e concentrarmi sui miei ragazzi dalla cravatta di cuoio....ma vieeeeeeeni!!!
E ultimo ma non per importanza...visto che siamo in vena di cambiamenti, pure la mia capa logista scozzese in Kampala ha fatto le valigie, in favore di un baldo jovanotto inglese, Charlie, di cui ho avuto una ben piacevole impressione.
Alla fine della fiera c'eran state un po di divergenze di opinione con questa mia capa scozzese. Lei donna con le palle...ma pelose!!…però non sempre di molto supporto, anzicheno negativista e di scarsi consigli...sempre un po alla sua vecchia maniera da camionista e col suo stile...veterana dell'Africa...e va bhe...voltiamo anche questa pagina...ho ancora tanto da fare col nuovo Logista Cordinatore.
Ci siam subito fatti grasse risate con lui, persona simaptica e alla mano, sui 35, seria e preparata ma con una spiccata vena umoristica.E piace alla gente.
Penso che d'ora in poi la strada sarà in discesa con lui, molto di supporto, prodigo di consigli e di punti d'azione, che vanno molto d'amore e d'accordo con i miei Piani D'Attacco, in gergo parliamo di POA, Plan of Attack.
No niente…più ci penso e più mi convinco che è un gran tipo...mi chiama sempre "Young man" o "My man"...che fa molto figo in inglese...mentre io ho sto vizio di appellare tutti con "my boy" che in inglese stretto, non quello da libri di scuola, suona un po come "moccioso", ma mi dice che come lo dico io…è un piacere...e allora andiamoooooooo.


E niente, per lasciarvi, che oggi ve l'ho menata veramente molto, ma non pensate che sia facile scrivere tutta sta roba e tenervi li col fiato pesante....non posso fare a meno che darvi una veloce panoramica del fronte.
I campi profughi che supportiamo a dispetto delle leggi quantistiche.
Perché in tanto che si facevano valutazione dei rischi e si prendevano decisioni, e io buttavo giù questa manciata di righe, ci siam già fatti tutti e 7 i campi, e stiamo partendo per il secondo tour.
I vecchi come si diceva se ne sono andati, e con i loro timori, e questo ha influito molto sulla valutazione dei rischi, e i nuovi arrivati, teste calde che non vedono l'ora di sporcarsi le mani, non ci han pensato su 2 volte.
E quindi, passate le elezioni, è giunto il momento di fare le valigie, caricare le macchine come profughi, e cominciare a far sentire la nostra presenza al fronte.
Perché poi gli abitanti apprezzano molto il fatto che passiamo le notti in loco, e condividiamo con loro i modi e i tempi di vita.
Questo fa molto parte della prossimità di cui MSF si vanta, e la popolazione gradisce parecchio e vede la differenza con le altre organizzazioni che arrivano e partono in giornata e non concludono mai nulla...un po per scarsità di tempo, un po per mancanza di conoscenza dei veri bisogni della popolazione. I loro progetti sono spesso assunzioni a tavolino, con imposizione dei nostri standard che spesso non rispecchiano la realtà.
Spesso si vedono sti convogli scortati da camioncini carichi di militari in pieno assetto da guerra, con RPG, AK-47, mortai e lancia granate, con 3/4 toyota bianche con UN sulla portiera, e tanti bei Mazinga con giubbetto ed elmetto blu seduti all'interno che vanno a fare la loro gita in giornata, per poi tornare e produrre quantitativi vergognosi di carta per un impero burocratico non sempre efficiente. E così altre organizzazioni sullo stesso stile, che spesso si aggregano al corteo.

Noi invece siam diversi...andiam sempre senza scorta armata, perché a noi piace così, MSF è sempre stata l'avanguardia...diversa...sempre in prima linea, e generalmente noi siam quelli che arrivan per primi . Fico!
C'è solo ICRC, la croce rossa internazionale, che può competere con noi in termini di mandato e capacità logistica.
Ragas un po mi vanto...ma qui siam professionisti del settore

Certo le UN faranno anche stipendi da capogiro...ma non son sicuro di vedermi nei panni di un Mazinga giubbettato con elmetto blu...secondo me porta jella.

Comunque la vita nei campi è severa...parecchio severa.
La mancanza di cibo e acqua e soldi crea situazioni di stress fisico e psicologico che non sono facilmente quantificabili.
Malattie e patologie di ogni genere sono all'ordine del giorno,le più comuni malattie che da noi si curano con un paio di pastiglioni, qui diventano a rischio di vita.
So che fra di voi ci sono persone che han visto dei campi profughi bosniaci...bhe quelli, secondo me, al confronto sembrano campeggi di villeggiatura.
Queste persone vivono in capanne rotonde dal tetto de paja, un po come il mio, e queste capanne sono ammucchiate l'una sull'altra (excurso spesso una di queste va a fuoco, per un errore di calcolo dell'angolo cottura, anche se la capanna è rotonda…. e quindi sono stragi che si sprecano, centinaia di capanne vengono distrutte dal fuoco, perché sta paja è teribbile...io ho provato a bruciare della paja qui nel mio compound, e va che vola..incredibbile!
E voi capite bene che le normative antincendio in questi campi non sono proprio a norma.
Loro lo chiamano Fuoco Magico, perché si sviluppa dal nulla. Alcuni studiosi pensano sia invece prodotto da bimbetti poco scrupolosi che han il vizietto di giocar col fuoco. Solo che molto raramente si riescono a interrogare i resti fumanti di sti bimbetti...È un bel pallino!

La panoramica generale che si presenta è la mancanza dei più comuni servizi igienici, quindi cessi e docce sono improvvisati per lo più dove capita, nei pressi della capanna e per quanto riguarda i secondi...un sano campo o pezzo di terra è nettamente preferibile.
Quindi pozze di acqua fangosa ristagnano un po ovunque, creando vivai accoglienti per malaria e vibrioni di colera.
E a completare l'allegro quadretto, vi è la presenza di maiali e altri animali da cortile che razzolano allegramente ovunque, incrementando gli incrementi..no, gli escrementi e la generale pulizia dell'ambiente.
Poi non vi dico quando piove...sembra un festival di woodstock...avete presente il fango che scaturisce?
Diventa tutto scivoloso, e il pericolo di sghiare in una pozzanghera di mel..rda è tangibile.

E poi vedi sti bimbetti che giocano un po ovunque (...e vi dico che dev'essere brutto star qui la sera, senza elettricità o televisione...nella notte…è un attimo creare un bimbetto nuovo) nel fango, nell'acqua stagnante, e poi portarsi qualsiasi cosa alla bocca. C'è da dire che per certi aspetti devono avere degli anticorpi grassi come vitelli...perché io morirei al primo colpo.
L'alcolismo poi è ha livelli super, in quanto non avendo proprio nulla da fare, si producono un beverone locale che già alle 9/10 del mattino vedi in giro certi personaggi che ve li raccomando li al bar.
Le donne generalmente son quelle che van a prendere le taniche d'acqua per gli usi quotidiani, al pozzo che le organizzazioni cercano di costruire e manutenere. Media di attesa 4/6 ore. Popolazione di diverse migliaia di persone.
Quindi all'interno di questo allegro quadretto noi cerchiamo di costruire i più pozzi, i cessi, per cercare di eliminare quelli che in gergo si chiamano vettori di malattie.
Capite che noi avremmo il nostro bel da fare a curare persone di malaria se poi non cercassimo almeno un poco di estirpare il virus alla radice. Idem per il colera, che proviene principalmente da acque infette. Quindi se noi riusciamo a fornire acqua pulita alle persone, sarà più difficile che dobbiamo fronteggiare una epidemia di colera dopo, che non è una cosa facile.
Per il resto non c'è nulla di più. Una microscopica economia locale, mercatini che al confronto le pulci sembrano grandi magazzini (ho visto in vendita dei pomodorini che sembravan ciliegie), un po di agricoltura di base, ma senza allontanarsi troppo dal campo (questi dell'LRA son sempre in agguato per rapimenti, mutilazioni e ogni altra bella cosa che vi viene in mente), un po di manutenzione e ricostruzione delle capanne nel metodo locale, e un sacco di tempo da perdere ad aspettare tempi migliori....e l'erba cresce...


Il compound dove passiamo le nostre tranquille serate non è per nulla di diverso da ciò che ci sta intorno. Capanne, recinto per delimitare lo spazio umanitario, latrine e gruppo doccia....col gruppo secchio e scodella per eccitanti docce al lume di candela.
Il nostro staff a dar man forte, Portinai a 360 gradi, donna delle pulizie, i famosi 7 nanetti a supportare il puro lavoro clinico che svolgiamo.
Poi gli allegri abitanti delle latrine ( che non sono altro che trincee di circa 5/7 metri di profondità con sopra un umile costruzione di muratura a supportare la porta) non ve li presento nemmeno...pregate solo di non dover usare il cesso di notte, nell'oscurità ( in quanto per i campi non siamo forniti di gruppo elettrogeno, ma di gruppo lampada ad olio)
Disgustosi Scarraffoni Soldato grandi come...come...parecchio grandi comunque, che quando entri e li guardi...e loro guardano te di rimando...e ti fissano...e li senti quasi dire "..e che tu vuo'..vattÈnne".
E non c'è discussione, eh!

E questi sette campi pretendono uno sforzo logistico non indifferente, nella manutenzione, nella riabilitazione, nella gestione dei rifiuti, nella gestione degli approvvigionamenti, nell'amministrazione dello staff, nell'amministrazione degli inventari...e tante cose che ora non vi dico.

Ve l'ho dato un po il quadro generale??
Se avete domande, sapete dove trovarmi.
Adesso me ne vado a letto che qui la stagione delle pioggie è nel suo pieno, e le letali Zanzare Soldato portatrici di malaria si son già messe in coda per farmi la festa stanotte.
Qui c'è da stare in campana anche quando si dorme.